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Esplosione in Fabbrica a Cicerale: Muore Cosimo Palmigiano Dopo 8 Giorni di Agonia

Foto di Redazione CilentoDoc Redazione CilentoDoc Ultima modifica: 16 agosto 2025 Lettura di 4 min

È morto questa mattina al centro grandi ustioni dell'ospedale Cardarelli di Napoli Cosimo Palmigiano, l'operaio di 45 anni originario di Ogliastro Cilento rimasto gravemente ferito nell'esplosione avvenuta l'8 agosto in una fabbrica di vernici a Cicerale.

Dopo otto giorni di lotta tra la vita e la morte, il cuore di Palmigiano ha cessato di battere nella mattinata del 16 agosto. L'uomo aveva riportato ustioni gravissime su oltre il 60% del corpo a seguito del violento scoppio che lo aveva investito durante l'orario di lavoro. Nonostante gli sforzi incessanti del personale medico e le cure specialistiche, le sue condizioni erano rimaste critiche sin dal momento del ricovero.

La Tragedia dell'8 Agosto

L'incidente si era verificato intorno alle 13 dell'8 agosto nella zona industriale di Cicerale, all'interno di uno stabilimento specializzato nella produzione di vernici. Secondo le prime ricostruzioni, Palmigiano si trovava in un'area di lavorazione dove erano stoccate sostanze altamente infiammabili e potenzialmente tossiche quando si è verificata l'esplosione. Le cause del violento scoppio sono ancora in fase di accertamento, anche se fonti vicine all'inchiesta parlano di una possibile reazione chimica.

I primi soccorsi erano arrivati in pochi minuti: i sanitari della Misericordia di Vallo della Lucania, supportati dall'automedica di Omignano, avevano immediatamente compreso la gravità della situazione. Data la criticità delle condizioni dell'operaio, era stato attivato l'elisoccorso della base di Salerno, il cui rianimatore aveva provveduto a intubare l'uomo sul posto prima del trasferimento d'urgenza.

Otto Giorni di Speranza e Cure Intensive

Palmigiano era stato inizialmente trasportato all'ospedale "Ruggi d'Aragona" di Salerno, ma le sue condizioni disperate avevano reso necessario il trasferimento al centro grandi ustioni dell'ospedale Cardarelli di Napoli, struttura specializzata per questo tipo di traumi. Qui l'équipe medica aveva immediatamente attivato tutti i protocolli di cura intensiva per cercare di salvare la vita dell'operaio.

Nei giorni successivi al ricovero, la comunità di Ogliastro Cilento e del Cilento si era mobilitata per supportare le necessità cliniche di Palmigiano. Era stata organizzata una raccolta straordinaria di sangue presso il Centro Trasfusionale dell'Ospedale Cardarelli e presso l'AVIS di Agropoli, fondamentale per le terapie a cui l'uomo doveva essere sottoposto. L'appello aveva trovato ampia risposta da parte dei cittadini, testimoniando la solidarietà della comunità locale.

Le Indagini in Corso

Dall'8 agosto sono in corso gli accertamenti affidati ai carabinieri di Vallo della Lucania per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente e accertare eventuali responsabilità. Le forze dell'ordine hanno messo in sicurezza l'area dell'esplosione e stanno conducendo le indagini per determinare le cause dello scoppio. L'incidente, che non ha coinvolto altre persone, riaccende l'attenzione sulle condizioni di sicurezza nelle industrie del territorio, in particolare nei settori ad alto rischio chimico.

Gli investigatori stanno analizzando tutti gli aspetti dell'incidente, dalle condizioni di sicurezza dell'impianto alle procedure operative seguite al momento dell'esplosione. L'obiettivo è fare piena luce su quanto accaduto per evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro.

Il Cordoglio della Comunità

La morte di Cosimo Palmigiano ha sconvolto profondamente la comunità di Ogliastro Cilento, dove l'uomo era molto conosciuto e stimato. Palmigiano lascia nel dolore la compagna Rita e la figlia Elvira di appena 5 anni, oltre a una vasta rete di amici e colleghi che in questi giorni avevano sperato in un miracolo. Numerosi sono stati i messaggi di vicinanza e cordoglio giunti alla famiglia da parte delle istituzioni locali e dei cittadini.

La tragedia di Palmigiano si inserisce nel drammatico quadro delle morti bianche che continuano a colpire il nostro Paese. Secondo i dati Inail, ogni giorno in Italia si registrano in media tre morti sul lavoro, una statistica che dietro i numeri racconta drammi personali e familiari che si ripetono con una frequenza allarmante.

La Sicurezza sul Lavoro nel Mirino

L'incidente di Cicerale riporta prepotentemente al centro del dibattito il tema della sicurezza sul lavoro, soprattutto nelle industrie che operano con sostanze chimiche pericolose. La morte di Palmigiano si aggiunge alla lunga lista di vittime del lavoro che negli ultimi mesi hanno segnato il territorio nazionale, da nord a sud, coinvolgendo operai di tutte le età e settori produttivi.

Il caso solleva interrogativi sulla necessità di rafforzare ulteriormente i protocolli di sicurezza e i controlli negli stabilimenti industriali, in particolare in quelli che trattano materiali altamente infiammabili. La prevenzione degli incidenti sul lavoro rimane una priorità assoluta che richiede l'impegno congiunto di istituzioni, imprese e lavoratori.

Aggiornamenti

Le indagini dei carabinieri di Vallo della Lucania proseguono per fare piena luce sulla dinamica dell'esplosione. Al momento non sono state rese note informazioni sui funerali di Cosimo Palmigiano, che si svolgeranno nei prossimi giorni a Ogliastro Cilento. La comunità cilentana si prepara a dare l'ultimo saluto a un lavoratore che ha pagato con la vita il prezzo più alto mentre svolgeva il proprio dovere.

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